Controlli agli indigenti


CONTROLLO AGLI INDIGENTI

Sono eseguiti dei controlli sulle forniture di prodotti alimentari agli indigenti derivanti dal FONDO NAZIONALE (Legge 7 agosto 2012, n. 134, art. 58, istituzione, presso AGEA, di un fondo per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti nel territorio della Repubblica italiana) e del FONDO SOCIALE  EUROPEO PLUS - FSE+ - (Reg. UE 1057/2021 istituzione del FSE+, per il periodo fra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2027; Decisione della Commissione Europea C (2022) 9029 del 1° dicembre 2022, adotta il Programma Nazionale “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027” (PN inclusione), per il sostegno del FSE+ nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita” per l’Italia; Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 25 gennaio 2022, individuazione AdG del Programma Operativo Nazionale a valere sul FSE+ Programmazione 2021-2027; Convenzione, stipulata in data 17/07/2023, tra MASAF, MLPS e AGEA, designazione dell’OP Agea “Organismo Intermedio” per il raggiungimento degli obiettivi di sostegno alimentare stabiliti nell’ambito della Priorità 3 del PN “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027” finanziata dal FSE+).

Sulla base dei riferimenti normativi del settore, l'AGEA emana Appalti Specifici per  la fornitura ed il trasporto di prodotti alimentari alle Organizzazione Partner Capofila (OpC), da destinare alle persone in condizione di indigenza secondo un piano annuale, elaborato dal tavolo di partenariato tra MLPS, MASAF ed AGEA.

Ogni Appalto Specifico contiene un capitolato tecnico prestazionale che stabilisce le caratteristiche merceologiche e di confezionamento del prodotto da fornire.

L’appalto, prevede che AGEA possa effettuare, direttamente o attraverso organismi di controllo dalla stessa delegati, controlli qualitativi e quantitativi mirati a verificare le caratteristiche dei prodotti in aiuto agli indigenti, sia nella fase di lavorazione, che in quella di distribuzione del prodotto.

Per ogni appalto è previsto un regime sanzionatorio che viene applicato da AGEA, qualora nel corso dei controlli vengano riscontrate difformità sulle caratteristiche merceologiche e di confezionamento fissate dal capitolato tecnico prestazionale, nonché sul rispetto della tempistica di distribuzione.

A seguito dell’aggiudicazione degli appalti, AGEA trasmette le procedure di controllo con le quali incarica Agecontrol di eseguire i controlli quali-quantitativi sulle forniture dei prodotti, presso gli stabilimenti di produzione e presso i destinatari (OpC – Organizzazioni Partner Capofila).

I controlli previsti nelle varie fasi sono i seguenti:

A - controllo preliminare: eseguito presso gli stabilimenti di produzione con l’obiettivo di verificare, tra l’altro, il rispetto della data di inizio lavorazione, stabilito dal contratto sottoscritto tra Agea e aggiudicatario, nonché l’assenza di prodotto già confezionato.

Sono oggetto di valutazione le caratteristiche del prodotto da fornire, così come definite nel capitolato tecnico prestazionale. In particolare si verifica che il prodotto sia stato lavorato in uno stabilimento autorizzato e che sia stato sottoposto al processo tecnologico tipico del prodotto stesso. Viene verificato anche il rispetto della caratteristiche di conservabilità previste e la scadenza del prodotto.

I contenitori da utilizzare per la fornitura dovranno riportare le informazioni obbligatorie, riportate nel capitolato tecnico prestazionale che sono sottoposte ad autorizzate da Agecontrol.

Si prenderà visione delle documentazione attestante l'acquisto e la conformità degli imballaggi, che dovranno rispettare la normativa igienico-sanitaria per i materiali che vengono in contatto con prodotti alimentari.

Gli imballaggi secondari, dovranno avere una resistenza meccanica tale da garantire la sicura protezione del prodotto durante le operazioni di trasporto, manipolazione e stoccaggio.

Ulteriori elementi da analizzare sono quelli afferenti l’organizzazione dello stabilimento, con particolare riferimento a:

  • presenza delle specifiche autorizzazioni alla lavorazione dello specifico prodotto (es. autorizzazione sanitaria);
  • iscrizione in un registro commerciale o professionale (es. certificazione camerale);
  • presenza e consistenza del servizio di assicurazione qualità dello stabilimento (organigramma aziendale);
  • utilizzo di strumenti di studio e ricerca (laboratorio interno per le analisi ed i test di routine e/o di strutture esterne per ricerche più complesse);
  • impiego di sistemi di gestione e di tracciabilità della catena di approvvigionamento;
  • presenza di un processo di autocontrollo a garanzia della qualità del prodotto finito (manuale HACCP);
  • esistenza di certificati rilasciati da istituti o servizi ufficiali incaricati del controllo di qualità (ISO 9001; certificazioni IFS, BRC, Biologico);
  • presenza di certificazione di taratura dei sistemi di rilevamento del peso o del controllo termico specifici per ogni tipologia di lavorazione;
  • esistenza delle attrezzature, materiale ed equipaggiamento tecnico necessario per la produzione ed il confezionamento del prodotto;
  • capacità tecnica di lavorazione dello stabilimento che consente la realizzazione della fornitura nei tempi previsti (intermedi e finali);
  • verifica del processo di autocontrollo sul contenuto di contaminanti o di principi attivi di fitofarmaci nel rispetto dei limiti stabiliti;
  • verifica sulla stabilità microbiologica.

B - prelievo campioni presso stabilimento: il capitolato tecnico prestazionale, prevede controlli quali-quantitativi a carattere inopinato sui lotti di produzione, durante i turni di lavorazione comunicati dal fornitore. Per permettere tale attività le ditte produttrici sono tenute a fornire all'Agecontrol il piano settimanale di lavorazione con il numero dei lotti che verranno prodotti giornalmente, nonché il piano delle spedizioni alle OpC.

Nel corso del sopralluogo viene controllato il “Registro di produzione e confezionamento”, rilevando il quantitativo totale di prodotto ottenuto nell’intervallo temporale, dall’ultimo controllo effettuato all’ultima data di produzione, nonché, i lotti/codici di produzione ottenuti durante tale periodo.

E’ previsto di eseguire una ricognizione in magazzino al fine di verificare se la giacenza fisica corrisponda a quella desumibile dal registro di produzione e dalla documentazione di uscita.

Per il campionamento, dovranno essere individuati solo i lotti di produzione completi e giacenti  in magazzino.

Le operazioni di prelevamento vengono realizzate nel rispetto del D.P.R. n. 327 del 26/03/1980 art. 15, ove è previsto che nel verbale di prelevo campioni, siano descritte le operazioni prelevamento, eseguite in contraddittorio con il rappresentante del Fornitore o di un suo delegato.

Sono previste specifiche analisi eseguite da laboratori accreditati, e sono rappresentate come segue:

  1. profilo breve: si tratta di una tipologia di analisi che riguarda solo una pare dei possibili parametri analizzabili, escludendo quelli che il sistema di autocontrollo delle ditte tengono sotto controllo; questa tipologia rappresenta la maggior parte dei prelievi che verranno effettuati;
  2. profilo ampio: si tratta di una tipologia di analisi che comprende, oltre alle analisi già previste nel profilo breve, anche i parametri che il sistema di autocontrollo delle ditte tengono sotto controllo come i contaminanti, la stabilità microbiologica, le caratteristiche organolettiche; per questa tipologia in genere si effettuano 1 o 2 prelievi per stabilimento di produzione;
  3. profilo unico: per alcuni prodotti come ad es. la pasta, il riso, i formaggi, è prevista una sola tipologia di profilo analitico, senza la distinzione tra profilo breve o ampio.

Qualora il capitolato tecnico prestazionale preveda l’obbligo di tracciabilità del prodotto (ad es. carne proveniente da bovini nati, allevati e macellati nella UE), sui lotti selezionati per i prelievi di campioni, verrà effettuata anche la verifica della documentazione di tracciabilità partendo da lotto del prodotto finito, risalendo fino alle materie prime per verificarne documentalmente le caratteristiche previste.

Per altri prodotti, quali i legumi, in questa fase possono essere svolte verifiche sul calibro della materia prima, ad es. contando il numero di fagioli presenti in 100 g, o rilevando il grado brix per la passata di pomodoro prima dell’imbottigliamento.

Nel corso del sopralluogo viene verificato che il prodotto è stato confezionato ed imballato in contenitori riportanti le “diciture” ed i loghi obbligatori, conformi alle grafiche autorizzate.

I lotti di produzione campionati non potranno essere avviati alla consegna fino alla notifica del risultato analitico di conformità da parte di Agecontrol. In caso di risultato analitico non conforme, il prodotto non potrà essere spedito agli Enti e si dovranno attendere le istruzioni di AGEA per eventuali analisi di revisione, qualora richieste dal fornitore, o interventi di sconfezionamento o ritiro del prodotto.

I lotti di produzione che non sono oggetto di campionamento, possono essere avviati alla consegna dal fornitore.

Ulteriori elementi da controllare sono relativi alla verifica della conformità della documentazione di trasporto (DdT) del prodotto finito, rispetto alle indicazioni previste nel capitolato tecnico prestazionale.

C - prelievo campioni presso Ente caritativo: dopo aver confezionato la merce, gli aggiudicatari la devono consegnare alle Organizzazioni Partner Capofila indicate dall’AGEA, presso le quali dovranno essere eseguiti dei controlli qualitativi.

I controlli prevedono:

  • la verifica della conformità delle indicazioni riportate nei documenti di trasporto;
  • la conformità delle indicazioni previste dall’appalto specifico riportate sulle confezioni e sugli imballaggi dei prodotti;
  • la verifica di giacenza del prodotto oggetto di controllo presente in magazzino;
  • l’idoneità delle condizioni di conservazione del prodotto da parte dell’OpC;
  • prelievo di una campione di prodotto.

Nel verbale dovrà essere indicato il numero del lotto di produzione dal quale provengono le aliquote di prodotto prelevato e la quantità totale consegnata all'OpC, riferita al medesimo lotto di produzione.

Le procedure di prelievo dei campioni sono quelle descritte nel precedente capitolo.

Il prodotto oggetto di campionamento può essere consegnato alle OPT senza attendere l’esito delle analisi.

 

D - controllo finale: al  termine delle operazioni di lavorazione, di confezionamento e di spedizione della merce alle Organizzazioni Partner viene redatto il verbale di fine lavorazione dove sinteticamente vengono riportati i dati riepilogativi della fornitura, con l’indicazione delle date relative all’inizio e alla fine della produzione/confezionamento, dei quantitativi prodotti, del numero di campionature effettuate e delle data di ultima spedizione effettuata all’ente caritativo.

Si effettuerà anche la verifica che tutti i lotti sottoposti a controllo qualitativo,  siano stati spediti solo dopo la comunicazione dell’esito di conformità dal parte di Agecontrol.


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