s quote latte

 

Il regime delle quote latte consiste in un complesso di meccanismi normativi ed organizzativi finalizzati a porre un limite alle eccedenze produttive di latte e derivati da parte degli stati membri della Comunità europea, con l’obiettivo di conseguire un equilibrio tra produzione e consumo tale che i paesi membri con produzione “eccedentaria” trovino in quelli con produzione insufficiente un bacino di mercato in cui smaltire le eccedenze stesse.

A tal fine a ciascuno stato membro sono stati assegnati i “quantitativi nazionali di riferimento”, che in pratica costituiscono il quantitativo massimo di latte che ciascuno stato membro può produrre senza incorrere nel meccanismo di regolazione del mercato previsto dalla Comunità per il superamento dei quantitativi stessi.

I suddetti quantitativi nazionali, fissati in un Regolamento Comunitario cogente per ciascuno stato membro, sono suddivisi in “quota per consegne alle latterie” e “quota per vendite dirette”; la “quota consegne” fa riferimento ai quantitativi di latte che i singoli produttori conferiscono progressivamente alle latterie acquirenti, che eseguono la trasformazione, la distribuzione e la vendita; la “quota vendite” è invece riferita ai quantitativi che i produttori immettono direttamente sul mercato dei consumatori.

Una volta definiti i quantitativi nazionali di riferimento, ciascuno stato membro è tenuto ad assegnare le quote individuali ai singoli produttori per ciascun periodo di commercializzazione che va dal 1 aprile aI 31 marzo dell’anno successivo. La quota latte individuale rappresenta, quindi, una “licenza a produrre e commercializzare latte” entro un limite ben definito; in ipotesi di superamento di tale limite ciascuno stato membro trattiene il c.d. “prelievo supplementare”, cioè  una somma di denaro predefinita per ciascun chilogrammo di latte commercializzato in esubero rispetto alla quota.

I Regolamenti Comunitari nn. 1788/03 e 595/04, al fine di garantire la completa e corretta applicazione del regime delle quote latte, prevedono un sistema di controlli che gli Stati membri sono tenuti ad effettuare nel numero e nei termini dagli stessi stabiliti. In particolare, la normativa nazionale demanda alle Amministrazioni regionali tutte le funzioni amministrative relative all’applicazione del regime, compresi i controlli (L. 468/92). In Italia il sistema quote latte è disciplinato dal decreto legge 28 marzo 2003, n. 49, coordinato con la legge di conversione 30 maggio 2003 n. 119 recante riforme della normativa interna del prelievo supplementare nel settore del latte e nel settore lattiero caseario.

I controlli sono distinti tra quelli da effettuare in corso di periodo e quelli da effettuare dopo la fine del periodo di commercializzazione.

I controlli in corso di periodo riguardano, principalmente, l’attività di produzione e raccolta del latte (articolo 21 del Reg. (CE) n. 595/2004). Tali controlli sono effettuati, nel rispetto della stagionalità della produzione, essenzialmente nei confronti delle aziende produttrici e dei soggetti che effettuano i trasporti del latte.

I controlli di fine periodo riguardano, invece, sostanzialmente la corretta contabilizzazione dei quantitativi dichiarati dagli acquirenti del latte e dai produttori che effettuano vendite dirette.

In tale quadro Agea ha incaricato Agecontrol dello svolgimento di tali controlli per la campagna 2008/09 in taluni ambiti regionali. Tali controlli sono iniziati nel mese di marzo 2009.


Normativa comunitaria e nazionale di riferimento

Regolamento (CE) n. 595/2004 della Commissione del 30 marzo 2004, recante modalità d’applicazione del regolamento (CE) n.1788/2003 del Consiglio che stabilisce un prelievo nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari

Regolamento (CE) n. 1788/2003 del Consiglio del 29 settembre 2003, che stabilisce un prelievo nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;

Regolamento (CE) n. 2237/2003 della Commissione del 23 dicembre 2003, recante modalità d'applicazione di taluni regimi di sostegno di cui al titolo IV del regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori;

Legge n. 119 del 30 maggio 2003, recante riforma della normativa nazionale di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;

Decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, 31 luglio 2003, recante modalità di attuazione della legge n. 119/2003.


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